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Luigino Maccario

Eclettico e poliedrico animatore e protagonista della vita culturale della Città di Ventimiglia

Luigino Maccario è nato a Ventimiglia, alle ore sei di venerdì 21 marzo 1941, in Discesa Porta Marina 1, ci lascia l’ 8 settembre 2023 all’età di 82 anni

Ha svolto l’apprendimento elementare nel plesso di Via Vittorio Veneto, frequentando poi la Media Biancheri di Via Regina, per praticare, in seguito, soltanto tre anni di Istituto Nautico a Porto Maurizio, Piazza Duomo.

A diciotto anni è entrato a lavorare nella macelleria del padre Nicola (Ninu), in Via Cavour 24/b, attività che rileverà nel 1968, massimamente coadiuvato dalla madre Giuseppina Littardi. Nel 1983, chiuderà quell’impresa, per recarsi al lavoro dipendente nel supermercato STANDA di Via Roma, dove presterà servizio fino al maggio 2009.

Nel 1962, ha adempiuto all’obbligo militare nell’VIII Gruppo Art. Semov. Camp. di C.d’A., a Roma e Bracciano, con varie trasferte operative a Castel di Sangro e Capo Teulada.

Nel 1956, con la “Rotellistica Ventimigliese” del maestro Aldo Segati, a Finale Ligure, si è aggiudicato il titolo di “Campione ligure junior” nei 3000 metri su strada.

Dal 1964, è stato Cançelé della “Cumpagnìa d’i Ventemigliùsi” fino al 2022. Con quest’incarico, nel 1972, ha gestito i contatti per la fondazione della “Consulta Ligure”.

Sempre dal 1964, è stato attore e coscenografo della “Cumpagnìa d’u Teàtru Ventemigliùsu” fino alla chiusura del Teatro Comunale, nel 1984. Ha adattato in Ventemigliùsu divertenti “cumédie”, usate nelle lezioni all’Unitrè Intemelia, è stato anche autore di alcune “foure” sceneggiate, recitate dai “Centri de Cultüra Intemélia” nelle Scuole Primarie.

È stato Maestro d’Armi della “Compagnia Balestrieri” dalla fondazione nel 1984, fino al 1992, quando ne ha assunto l’incarico di Cancelliere fino al 2010. Nel 1968, con la fondazione dello Sport Club Ventimiglia, ha assunto l’organizzazione della squadra “Ventimiglia Baseball”, diretta da Marcello Malerbi, con la quale partecipò a due dei dieci Campionati interregionali di serie D da questa svolti; giacché nel 1970, assumeva la direzione della squadra “Ventimiglia Softball femminile”, che condurrà da allenatore per otto Campionati interregionali FIBS, con buoni risultati.

Ancora dal 1970, ha seguito il ripristino della “Corale Folcloristica Femminile Ventimigliese” conducendola, nel 1979, al mutamento funzionale in “Cumpagnìa Cantànte”.

Appassionato carrista nel gruppo “I Schenùi”, dal 1961 al 1998, ha condiviso la partecipazione a tredici Battaglie dei Fiori.

Dal 1968, si è mosso da Segretario della “Unione Intemelia” per la quale ha curato l’edizione e la distribuzione de “LA VOCE INTEMELIA”, fino al 1995. Nel 1975, tra i fondatori dell’Agosto Medievale, ha svolto il ruolo di “Nocchiero” nelle aperture di sfilata, per le prime edizioni del Corteo Storico; mentre dal 1977, nell’Ente agostano è stato assistente della “Rappresentativa Comunale Sbandieranti dei Sestieri” per oltre dieci anni.

Ancora nel 1975, è stato tra i fondatori di “Radio Ponente”, entrando a far parte del Consiglio Direttivo e restandovi fino allo scioglimento, purtroppo nella parte minoritaria, che la ha chiusa. Oltre che essere stato membro attivo nella redazione di “Ponente Sera”, il giornale ebdomadario di quella emittente, è stato il responsabile di “Bona Bona”, programma curato dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi; per settecentottanta puntate, con altrettante repliche.

È stato ideatore, curatore e responsabile della trasmissione “A Belòta” mungugni proposti dagli ascoltatori; mandata in onda dalla brigata d’avventori dell’Osteria “da Celé”, che tanto successo ha ottenuto per più di novanta puntate.

Dal 1976 è socio della Sezione Intemelia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; entrato nel Comitato Direttivo nel 1990, nel 2011 è stato eletto alla Segreteria.

Dal 1980 rappresenta Ventimiglia nel Direttivo della “SOCREM Sanremo”, cercando di ottenere libertà di cremazione e l’avviamento di un crematorio nel Ponente ligure; obbiettivi concretati nel 1983 e nel 2022.

Nel 1985, ha impiantato la “Stréna de Deinà” tenendo dietro alle ricerche per i “Tasselli della giara”, dono che omaggia i Sindaci a fine anno.

Dal 1986, è membro della “Académia Ventemigliùsa”, della quale ha sistemato la ripresa.

Sulle orme del dottor Emilio Azaretti, si è dedicato alla ricerca nella “civiltà locale”, pubblicando gli esiti sulla “VOCE” dal 1976, ma anche su “INTEMELION” dal 2002, divulgandoli però, anche in pubblici incontri fin dal 1994.

Nel 1999 è tra i fondatori del “Quaderno di cultura delle Vallate Intemelie: “U Berriùn”, col quale continua a collaborare presso l’editore Alzani.

Il 16 novembre 2006, il LIONS CLUB VENTIMIGLIA lo ha fregiato della rara onorificenza “Lions Civitas”, per il Suo incessante, pluriennale e meritorio impegno nel campo della cultura, della difesa e salvaguardia delle tradizioni, della storia e della lingua di Ventimiglia.

Nel 2008, per l’Editrice Alzani di Pinerolo, ha pubblicato “L’Alimentazione Intemelia nella storia” e, nel 2016: “Costumanze intemelie – storia, folclore e tradizioni nelle festività stagionali”. Il 26 agosto del 2015, ancora in Cattedrale, gli è stato attribuito il 24° prestigioso “Segundin d’Argentu”.

Dall’aprile 2007, seguendo Enrico Malan,

è curatore del sito web: www.cumpagniadiventemigliusi.it

 

“STRENA DE DEINÁ”

Importante e da non perdere I TASSELLI DELLA “STRENA DE DEINÁ”  Dall’anno 1985, in occasione dell’approssimarsi delle festività di fine anno, le Associazioni volontaristiche ventimigliesi si radunano nel porgere gli auguri al Sindaco, in presenza delle massime Autorità cittadine. La cerimonia, chiamata STRENA DE DEINA’, prevede il dono di una giaretta colma di noci e fichi secchi, guarnita con frondette bene auguranti d’alloro… una chicca da non perdere clicca quì.

La Tredicesima Luna

“La Tredicesima Luna” è stato uno spettacolo teatrale, appositamente allestito per celebrare la “Festa della Donna 2009”, nato da un’idea di Mariacristina Brettòne…

TEMPI D’AUTUNNO Ognisanti

Fin dall’antichità, per alcune popolazioni, l’inizio di novembre era considerato un capodanno. Presso i Celti ad esempio, finita la stagione dei frutti e messe a dimora le semenze …

L'alimentazione Intemelia

Quest’opera, intitolata appunto “L’alimentazione intemelia nella storia” offre la possibilità di conoscere l’intima evoluzione della vita nelle nostre contrade attraverso gli stretti rapporti intercorrenti tra…

Note sulla nöte di Natale

Anche se la maggior parte della popolazione ne ha perso la memoria; nell’estremo Ponente Ligure, il periodo temporale legato al Solstizio d’inverno conserva ancora segni evidenti di antichissime consuetudini popolari.

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Carnevale e quaresima locale

Si hanno notizie di Carnevali ventimigliesi, popolarmente molto sentiti, all’inizio del secolo, con elitari veglioni nel Teatro Civico, in città alta, ora Civica Biblioteca, e poi nel nuovo Politeama Sociale della città bassa, ora Teatro Comunale

Solstizio Estivo

in dall’Alto Medioevo, il Solstizio d’estate è caratterizzato dalle feste celebrate in onore di San Giovanni Battista, solennità che hanno raccolto le tradizioni di un periodo sacro, di diretta comunicazione fra il visibile e l’invisibile.

La Pasqua Intemelia

Nei primi anni del Settecento, con lo stimolo di san Leonardo da Porto Maurizio, si diffuse la pratica della Via Crucis, sia all’interno delle chiese, che lungo itinerari campestri…

IL PIANTAR MAGGIO

Era antica usanza rurale che, la notte della vigilia del primo giorno di maggio, molti giovani, ragazzi e ragazze insieme, uscissero in campagna, o nel bosco, per andare alla ricerca del mazu…

stucafisciu â brandacugliun

Certa letteratura che si è sviluppata, a partire dal secolo XIX, attorno allo stucafisciu â brandacugliun, com’è usuale per la descrizione di un mito, diffonde un avviamento marinaresco della ricetta, che non è sostenibile contestualmente, nel momento stesso che ingannevolmente…

Costumanze intemelie. Storia, folclore e tradizioni nelle festività stagionali

Le feste rappresentano momenti forti di condivisione e socializzazione con radici ancestrali di cui l’autore ha ricercato il significato originario e le mutate variazioni pratiche e devozionali.